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Gli Omega-3 possono essere d'aiuto in presenza di cardiopalmo?

Soffro di "cardiopalmo parossistico da sforzo, una tachicardia reciprocante da rientro nodale con intervallo VA 20-40 msec". Questo c'è scritto nell'esito di uno studio elettrofisiologico: l'assunzione di Omega-3 mi può essere d'aiuto? se si in che quantità? Grazie.



Gentile Elena, 

gli Omega-3 sono in grado di esercitare attività antiaritmica, grazie alla loro capacità di entrare a far parte delle membrane cellulari cardiache, stabilizzandole e influenzando l'attività dei canali ionici che ne determinano la contrazione.

Per questo motivo l'integrazione col prodotto Omegor Vitality potrebbe esserle di aiuto nel contrastare la comparsa di fenomeni fibrillatori. Si consiglia l'assunzione quotidiana da 1 a 3 perle di Vitality 1000 (che corrispondono a 2-6 perle di Vitality 500), preferibilmente prima dei pasti principali: in questo modo si migliora l'assorbimento e si evita ogni possibile "effetto ritorno". Nella speranza di aver risposto in maniera completa alla sua richiesta, rimango a sua disposizione per ogni ulteriore domanda o chiarimento. 


Cordiali saluti.


 Dott.ssa Jessica Lolli Farmacista e Chimico Farmaceutico